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Milano, 11 Marzo 2019 – Domani, 12 marzo, il mondo celebra i 30 anni del World Wide Web e una nuova ricerca di Cisco svela cosa pensano i cittadini italiani di Internet.

Sul web già sono accadute molte “prime volte” –  il primo sito internet (info.cern.ch – 1990), il primo ordine online per farsi portare a casa una pizza (1994), la prima connessione internet nello spazio (Cisco – 2010)… ; molte ancora ne potranno venire, e infatti sono tante e importanti le cose che le persone si attendono.

Se per il 41,90%, degli italiani il fatto di connettere le persone è una delle cose più positive che Internet abbia portato, guardando al futuro i “digitaliani” vedono molte altre opportunità: il 59% dei nostri connazionali, infatti, vorrebbe che Internet permettesse un migliore accesso all’educazione nei prossimi 30 anni, mentre il 44% vuole che Internet diventi un mezzo per creare uguaglianza sociale

I dati – che provengono da una ricerca condotta coinvolgendo 11.000 persone nella regione EMEA (poco più di 1.000 in Italia) – evidenziano l’enorme impatto che il World Wide Web ha avuto sulla nostra vita negli ultimi 30 anni. Dalle persone, alla cultura, alle aziende, il web continua a trasformare e cambiare il mondo in meglio; gli intervistati hanno espresso fiducia nei confronti del web, apprezzando quanto è stato fatto e sperando che possa creare nuove possibilità in futuro.

 

– Per la gran parte delle persone in Italia, Internet ha reso possibile informarsi meglio e rimanere aggiornati (79%) e creare nuove opportunità di intrattenimento (71%) Ma non si tratta solo di divertimento: è infatti interessante notare che per oltre la metà degli italiani (51, 90%) Internet ha aumentato la produttività e permesso di lavorare in modo diverso (50,5%), mentre un terzo degli intervistati vede in Internet uno strumento che ha permesso di acquisire nuove competenze (33%).

– Riguarda il lavoro anche la cosa più positiva che Internet ha fatto per la società in questi trent’anni secondo gli italiani:  il 43% dei cittadini italiani infatti  riconosce che la cosa migliore sia l’aver creato nuovo modi di lavorare–  mentre per il 41% Internet ha il grande merito di aver connesso di più le persone e aver dato una voce per esprimersi a tutti (27%)

– Come vedono gli Italiani i prossimi 30 anni di Internet? Lo vedono soprattutto come mezzo di cambiamento sociale e personale. Infatti, il 59% dei cittadini ritiene che nei prossimi 30 anni Internet dovrebbe migliorare l’accesso all’educazione, il 58% vede nel web uno strumento per migliorare l’accesso a servizi sanitari e il 44% vede in Internet un mezzo per creare uguaglianza nella società.  Ma siamo anche molto pratici: un sorprendente 50% pensa che Internet potrebbe anche facilitare la creazione di nuove opportunità di reddito.

 

Infine, mediamente, oltre un terzo degli italiani pensa che i benefici portati da Internet superino i rischi e il 37% pensa che non saprebbe più vivere senza il web.

Siamo orgogliosi di poter dire di aver fatto la nostra parte nel fare di Internet quello che oggi: sia da un punto di vista tecnologico, dato che l’80% del traffico internet mondiale passa attraverso uno dei nostri dispositivi di rete, sia dal punto di vista della formazione e dell’investimento per diffondere la cultura digitale, anche nel nostro Paese” commenta Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia.  “Gli italiani riconoscono l’impatto sull’economia – in particolare sul lavoro – del digitale e pongono grandi speranze per il futuro soprattutto in termini di educazione e servizi per i cittadini, che sono esattamente i pilastri su cui abbiamo imperniato il nostro investimento per la digitalizzazione dell’Italia – con il piano Digitaliani, e con tutto ciò che abbiamo fatto da quando nel 1994 abbiamo iniziato a operare qui”.

 

Metodologia della ricerca

La ricerca è stata realizzata online da Opinion Matters per conto di Cisco tra il 27 febbraio 2019 e l’8 marzo 2019. Il panel degli intervistati è pari a 11.070 adulti, nei seguenti Paesi: Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Lussemburgo, Polonia, Sud Africa, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. La ricerca è conforme al Codice di Condotta MRS (2010) nel Regno Unito e alle World Research Guidelines ICC/ESOMAR. Opinion Matters è iscritta al registro Information Commissioner’s Office ed è conforme al Data Protection Act (1998).

Originally Posted at: https://emear.thecisconetwork.com/site/content/lang/it/id/10271